L’importanza del ciclo economico per gli investitori
Cos’è esattamente un ciclo economico? È semplicemente l'andamento ad alti e bassi della vita economica, che è determinato dai nostri comportamenti. Quando l'economia va bene, le nostre abitudini di spesa cambiano, poiché tendiamo a spendere un po' di più. In particolare, aumentano gli acquisti "voluttuari", ossia gli acquisti di prodotti non strettamente necessari. Di conseguenza, le aziende che producono beni e servizi "voluttuari" tendono a registrare risultati migliori quando l'economia è solida. Gli investitori definiscono queste società come "cicliche": di solito, queste aziende prosperano nelle fasi di crescita del ciclo economico ma vanno meno bene nei successivi periodi di rallentamento. Le società cicliche comprendono
le catene di ristoranti, i produttori di beni di lusso e gli operatori del settore dei viaggi e del tempo libero, come le catene alberghiere e le compagnie aeree e di crociera. Anche i produttori di auto sono ciclici, poiché è più probabile che si effettuino acquisti di importi considerevoli quando il futuro appare roseo. Lo stesso vale per le banche, che registrano risultati migliori quando l'economia è solida, poiché imprese e consumatori sono più propensi ad assumere prestiti (sui quali poi le banche guadagnano gli interessi).
Per contro, sono considerate "non cicliche" le aziende i cui prodotti e servizi sono essenziali. Queste società sono meno vulnerabili agli alti e bassi del ciclo economico, poiché i consumatori continuano ad acquistare i loro prodotti anche nei periodi di maggiore difficoltà. Ne sono un esempio i produttori di generi alimentari, le catene di supermercati e i produttori di birra (in tempi bui, bere qualcosa aiuta!). Anche gli operatori del settore dei servizi di pubblica utilità, ossia i fornitori di acqua ed energia elettrica, sono "non ciclici": il fatto di sentirsi più o meno ricchi non influisce particolarmente sul nostro consumo di acqua e di elettricità. Le società non cicliche sono spesso descritte come "difensive", poiché le loro azioni offrono protezione agli investitori nelle fasi di
rallentamento dell'economia. Le attività di queste aziende risentono meno dell'andamento del ciclo economico, quindi i loro utili e le loro quotazioni azionarie tendono a mostrare una tenuta relativamente buona. Pertanto, se da un lato è difficile che queste azioni generino rendimenti brillanti nelle fasi positive, dall'altro lato è meno probabile che subiscano forti ribassi nei periodi di difficoltà. Va rilevato che i titoli non ciclici sono la netta minoranza, dato che rientrano in questa categoria solo i servizi di pubblica utilità ed i beni di consumo di prima necessità.
L'equilibrio fra titoli ciclici e non ciclici è particolarmente importante per gli investitori. Nessuno può sapere cosa ci riservi il futuro! È quindi opportuno che un investitore includa, in portafoglio, titoli sia ciclici sia non ciclici. Un portafoglio costituito unicamente da società cicliche potrebbe generare performance particolarmente brillanti nelle fasi di forte espansione economica; tuttavia, ogni boom economico è seguito da una fase di contrazione, ed è notoriamente difficile prevedere quando ciò
accadrà. In tale scenario, le azioni delle società cicliche possono perdere terreno molto rapidamente, annullando i guadagni generati quando le cose andavano bene. Analogamente, un portafoglio composto unicamente da titoli non ciclici tenderà a restare indietro rispetto ad un portafoglio più bilanciato quando l'economia va bene. Quindi, anche se il calo dei rendimenti non sarà così ampio durante le fasi di rallentamento economico, gli investitori non ciclici avranno meno da perdere.
È opportuno ricordare che il "ciclo economico" è una semplificazione. Differenti settori e regioni hanno cicli differenti, che non sono sempre sincronizzati. I prezzi delle materie prime – e dei titoli a esse associati – possono evidentemente aumentare durante i periodi di recessione. I supercicli delle commodity possono prolungarsi per più fasi durante un ciclo economico più ampio. Inoltre, come abbiamo visto nel 2020, alcune società tecnologiche chiaramente cicliche possono offrire qualità difensive durante le fasi di contrazione. Società come Amazon e Netflix hanno tratto un enorme
vantaggio dalle misure di confinamento imposte durante i lockdown. Tuttavia, la distinzione generale fra titoli ciclici e non ciclici resta utile, e gli investitori dovrebbero sempre assicurarsi che i loro portafogli prevedano allocazioni adeguate ad entrambe le categorie.
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