Outlook: L’aggravarsi delle tensioni geopolitiche ha spinto i mercati verso i porti sicuri, e di solito l’oro è tra i favoriti. Il conflitto in Medio Oriente mette ulteriormente sotto pressione il prezzo del petrolio. Ci aspettiamo una volatilità elevata nel breve termine per il petrolio, l’aumento della dispersione nei metalli e un discreto potenziale di rialzo per l’oro.
Preferenze: considerare l’oro e altre materie prime come strumenti di contenimento del rischio geopoliticoe dell’inflazione.
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Il prezzo dell’oro è aumentato nel quarto trimestre quando gli investitori si sono resi conto degli effetti potenziali del conflitto in Medio Oriente sull’economia globale.
Dato che l’oro non genera reddito, rispetto ad altri investimenti tradizionali, il prezzo del metallo prezioso tende a salire quando il “costo opportunità” di tenerlo in portafoglio è basso. Negli ultimi mesi però questo rapporto è collassato. Il premio sul prezzo dell’oro sembra sia stato alimentato dalla domanda di copertura contro i tail risk, più che da fattori finanziari tradizionali.
A parte le dinamiche geopolitiche, una svolta da parte della banca centrale favorirebbe il prezzo dell’oro, ma sarebbe in parte neutralizzato dagli effetti della stretta quantitativa e dagli sforzi di ridurre il deficit. Secondo le nostre previsioni, nel breve termine il prezzo resterà alto. Nel più lungo periodo, le pressioni sul debito dei mercati sviluppati e le tendenze di diversificazione del dollaro diventeranno più rilevanti. L’oro potrebbe dunque essere una possibile copertura contro i rischi geopolitici.
La bassa correlazione dell’oro con altre asset class può contribuire a ridurre la volatilità complessiva del portafoglio. Consente una migliore diversificazione e può migliorare il profilo di rischio e rendimento di un portafoglio multi-asset.20
Il prezzo dell’oro in genere si mantiene stabile durante le fasi di aumento della volatilità del mercatoConfronto tra oro e azioni
Alcune materie prime possono proteggere il portafoglio dagli effetti dell’inflazione. Anche se il prezzo del petrolio probabilmente aumenterà nel breve periodo per via delle dinamiche geopolitiche e dell’offerta carente, nel nostro scenario di base, nonostante lo shock iniziale sul fronte dei prezzi, il conflitto in Medio Oriente probabilmente non provocherà grandi cambiamenti.
La decelerazione economica metterà verosimilmente un freno agli aumenti dei prezzi dei metalli, almeno nel primo semestre del 2024. Durante l’anno aumenterà la dispersione guidata dalle dinamiche di domanda e offerta dei metalli, dalla loro esposizione alla transizione energetica, dall’edilizia cinese e dal settore manifatturiero mondiale.
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