Come scegliere un ETF
Un mercato in crescita
Comunicazione di Marketing
Il mercato degli ETF è cresciuto molto negli ultimi dieci anni1, non solo come popolarità (sono sempre di più gli investitori che puntano su questi strumenti), ma anche in termini offerta disponibile.
Ciò grazie alla costante innovazione da parte degli emittenti, che hanno sviluppato fondi adatti a soddisfare diverse esigenze, obiettivi e considerazioni etiche degli investitori.
Tuttavia, mentre la scelta di ETF a disposizione degli investitori è sempre più ampia, sempre più emittenti offrono fondi simili, anche se con approcci diversi in termini di strutturazione del prodotto, metodologia di investimento e gestione del rischio.
Gli ETF europei sono tutti conformi alla normativa UCITS2, ma con differenze significative all’interno di questo ampio universo di fondi per cui una due diligence approfondita è fondamentale per scegliere l’ETF più adatto alle esigenze, agli obiettivi e alle considerazioni di un investitore.
È importante effettuare un’accurata due diligence per assicurarsi che l’ETF sia adatto alle esigenze, gli obiettivi e il profilo di rischio dell’investitore.
Gli ETF sono gli ETP più diffusi al mondo, con il maggior numero di prodotti e il maggior patrimonio in gestione.
Alla fine del 2022, il patrimonio in gestione in ETF ammontava a più di 9.028 miliardi di dollari, rispetto ai 417 miliardi del 2005.
Se la scelta di prodotti era relativamente limitata nei primi 15 anni dalla comparsa dei primi ETF, gli investitori hanno ora a disposizione più di 9.535 ETF quotati su 81 borse valori in 64 Paesi3.
Come scegliere?
Scegliere un ETF è come scegliere un qualsiasi altro fondo: l’ETF selezionato deve far parte di una strategia di investimento. Le prime domande da porsi prima di investire sono:
Una volta definiti tali aspetti, si può procedere con la scelta di un indice. Per farlo, gli investitori possono rispondere a una serie di domande che li aiuteranno a selezionare il fondo più adatto a soddisfare i loro obiettivi.
UN PROCESSO IN TRE FASI
1. Scegliere l'indice giusto
Ci sono numerosi fornitori di indici, che offrono sia indici standard che personalizzati, in grado di dare esposizione a una serie pressoché infinita di aree geografiche, settori, temi e quant’altro. Dal momento che, in ultima analisi, l’ETF replicherà la performance di un indice, è fondamentale scegliere l’indice giusto.
• L’indice risponde alle mie aspettative in termini di esposizione a un certo tipo di asset, regione geografica e performance? È un aspetto fondamentale per garantire il conseguimento degli obiettivi dell’investitore.
• Il valore dell’indice, la metodologia e la sua composizione vengono comunicati con regolarità? L’indice deve essere trasparente in termini di comunicazione per consentire agli investitori di verificare che continui a soddisfare le loro esigenze.
• Le componenti dell’indice sono abbastanza liquide da garantire negoziazioni efficienti dell’ETF? L’esposizione a un indice non liquido o difficilmente negoziabile potrebbe essere inadatta alla struttura di un ETF e potrebbe generare costi più alti.
• Preferisco rivolgermi a un fornitore di indici ampiamente riconosciuto o per me è più importante l’efficienza in termini di costi? Definire le priorità all’inizio facilita l’individuazione degli indici più adatti.
2. Scegliere il tipo di ETF più adatto
Essendoci numerosi emittenti che offrono ETF molto simili, gli investitori possono farsi un’idea circa le modalità di gestione del rischio ponendosi alcune domande fondamentali:
• Quali sono i costi associati al fondo? Questo consente di capire se il rendimento potenziale sarà conservato a un livello adeguato.
• Qual è la performance netta del fondo rispetto ad altri ETF che replicano lo stesso indice o indici analoghi? Serve a confrontare, in modo obiettivo, prodotti diversi che replicano lo stesso indice.
• Quali sono la tracking difference4 e il tracking error5 del fondo? Quanto più bassi sono questi indicatori, tanto migliore è la qualità della replica.
• Dove vengono pubblicate le informazioni relative al patrimonio del fondo, ai rischi, ecc.?Tali informazioni devono essere facilmente accessibili in ogni momento.
• Esiste un processo di integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nella strategia di investimento? È un fattore importante se la sostenibilità rientra tra le tue priorità.
3. Scegliere il gestore giusto
Più emittenti di ETF possono dare accesso allo stesso indice ma non essere necessariamente adatti allo stesso modo a rispondere alle esigenze di ciascun investitore. È fondamentale assicurarsi della solidità dell’emittente, ponendosi le seguenti domande:
• Qual è l'esperienza del gestore sul mercato degli ETF? Voglio essere certo di scegliere un emittente esperto e riconosciuto. Il manager ha le risorse per fare ricerca e gode del supporto di un’organizzazione più ampia?
• Ha una dimensione sufficiente sul mercato che garantisca condizioni di negoziazione efficienti? Gli ETF sono più efficienti quando raggiungono una certa dimensione. Se le dimensioni del gestore sono sufficienti, l’accesso al mercato puó essere migliore.
• Il gestore ha le competenze per quotare e gestire ETF in diversi Paesi? L’amministrazione di una gamma di ETF in diverse giurisdizioni può essere complessa. Il gestore dovrà disporre delle risorse e dell’esperienza necessarie.
• Il gestore offre una gamma di strumenti innovativa e variegata in grado di soddisfare la domanda degli investitori? Il mercato degli ETF è dinamico: un emittente dev’essere sufficientemente agile da reagire alle esigenze in evoluzione.
• Il gestore ha esperienza in materia di ESG? I criteri ESG fanno parte del processo di investimento? A fronte del crescente interesse per le tematiche ESG, è importante che l’emittente sappia come selezionare gli indici ESG appropriati. É anche rilevante sapere se l’emittente mette in atto una politica di voto e di engagement con le società in cui investe.
La normativa UCITS garantisce un grado di trasparenza elevato
La trasparenza è fondamentale
In Europa, gli ETF sono regolamentati dalla normativa UCITS. Questo quadro normativo garantisce un grado di trasparenza molto elevato, grazie alla pubblicazione di informazioni uniformi e standardizzate in una serie di documenti che consentono agli investitori di confrontare facilmente i diversi ETF. Questa documentazione è disponibile sui siti web degli emittenti, in particolare il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Prospetto e le relazioni annuali. Oltre alla documentazione regolamentare obbligatoria, gli emittenti di ETF europei pubblicano regolarmente sui loro siti web informazioni aggiuntive, dalle schede prodotto agli opuscoli, per aiutare gli investitori a comprendere meglio i loro prodotti.
Scopri di più sugli, con la nostra serie di guide “ETF Fundamentals”, clicca qui:
SCOPRI GLI ETF
1 Fonte: ETFGI2 UCITS : « Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities », Direttiva europea 2014/91/UE.3 Fonte: ETFGI, dicembre 2022.4 Traking Difference: differenza di performance tra l'ETF e il suo indice, espressa in percentuale5 Tracking error: misura della volatilità della tracking difference. Indica quanto e con quale frequenza la performance dell'ETF si discosta da quella dell'indice.
Principali rischi:- Rischio di perdita del capitale investito. Gli investitori potrebbero non recuperare l'importo inizialmente investito e potrebbero perdere l'intero investimento.- Rischio associato ai mercati a cui l'ETF è esposto. Il prezzo e il valore degli investimenti sono legati al rischio di liquidità dei componenti. Il valore degli investimenti può salire o scendere.- Rischio associato alla volatilità dei titoli/valute che compongono l'indice sottostante.- L'obiettivo di investimento del fondo può essere raggiunto solo in parte.
Le informazioni sugli investimenti responsabili di Amundi sono disponibili su amundietf.com e amundi.com. La decisione di investimento deve tenere conto di tutte le caratteristiche e gli obiettivi del Fondo, descritti nel relativo Prospetto informativo.
Quando si investe in ETF è importante esaminare attentamente il Prospetto informativo del fondo. Come per ogni altro investimento, è consigliabile valutare gli obiettivi di investimento, la tolleranza al rischio e rivolgersi a un consulente professionale prima di prendere una decisione di investimento. SI PREGA DI NOTARE CHE IL CAPITALE INVESTITO È A RISCHIO. L’INVESTITORE RISCHIA L’INTERO CAPITALE E POTREBBE NON RECUPERARE L’IMPORTO INIZIALMENTE INVESTITO.
Possono verificarsi costi di transazione quando si negoziano gli ETF.